[VUOTO]
[MUSICA] [MUSICA]
Salve a tutti e bentornati.
Ora sappiamo che in età imperiale, dalla fine del I secolo d.C.,
il Palatino diventa un unico palazzo, tranne piccolissime
aree: l'angolo sud-ovest, dove era l'antichissimo santuario,
dove i Romani credevano che fosse stata fondata Roma, l'angolo nord-ovest,
dove viene ricostruita la casa delle Vestali e questo grande
horreum di cui abbiamo già parlato, e questo angolo, l'angolo nord-est.
Qui si trovava il santuario dedicato ad Augusto,
perché qui si trovava la casa dove il primo imperatore era nato,
e questa casa di Augusto era attaccata all'ancor più antico
santuario delle Curiae Veteres, i rioni di Roma che già nell'VIII secolo a.C.
erano state obbligate a riunirsi in questo settore del monte ad indicare la nascita
di un potere politico nuovo superiore ad ogni parte dell'abitato più antico.
Qui era anche la fontana monumentale, la Meta Sudans,
che segnava il centro del sistema della suddivisione urbana che
Augusto ha voluto nel 7 a.C.: la Meta Sudans.
Dopo il 64 il
santuario viene ricostruito, e la fontana con esso.
La strada che univa questa fontana,
vedete qui l'area archeologica, con l'arco dedicato
all'imperatore viene bordata da grandi portici, li vedete qui.
Dietro i portici si estende un'area vuota,
ancora vuota, che occupa tutto lo spazio compreso tra
il santuario delle Curiae e il podio di un tempio.
Il portico doveva apparire in questo modo,
camminando sulla strada che dalla Meta Sudans saliva fino all'arco.
Nel II secolo d.C.
alle spalle del portico viene creato nell'area vuota un piccolo horreum,
e vedete qui le stanze strette e lunghe che possiamo
interpretare come tabernae, come luoghi di vendita o di immagazzinamento delle merci.
Nel III secolo, invece, con gli imperatori Severi,
l'aspetto dell'area cambia, e questa serie di stanze parallele,
lunghe e strette vengono sostituite da un edificio nuovo,
ancora una volta un horreum, però articolato su tre aree intorno
ad un'area scoperta, e il magazzino questa volta viene addossato
alle fondazioni del monte che sorreggevano il palazzo imperiale in cima.
Ancora abbiamo stanze strette o piccole stanze che
si aprono verso la strada o all'interno, con due grandi ambienti negli angoli.
E qui vediamo ancora la pianta dell'horreum,
il cortile con le tipiche vasche di questi impianti,
le stanze aperte sulla strada oppure verso l'interno.
Nel IV secolo d.C., invece, le cose cambiano ancora.
L'horreum viene trasformato inserendo nel cortile degli ambienti nuovi:
questa sala con abside, al cui centro c'era una fontana,
un ambiente riscaldato, in questa zona qui, un porticato,
con degli ambienti su questo lato ed un abside su questo.
Il monumento lo vediamo ancora
oggi: questa è la sala con la piccola fontana e il grande abside,
con due colonne sul fronte eccole qui: sala,
fontana ed abside, e questa è la seconda parte,
la seconda piccola abside, e le fondazioni su cui si
ergevano altre colonne.
Questa sala
era di fatto una sala per cenare: i commensali venivano
ospitati stesi su questo bancone circondati dall'acqua che
scorreva in questo canale e che zampillava dalla fontana che stava qui al centro.
Quindi l'horreum viene trasformato in una casa.
Questa è una delle poche case tardoantiche che conosciamo vicine
alla sede dell'imperatore.
Rivediamola ancora: l'abside, che era di fatto una vasca,
un cortile scoperto, altre vasche, ciò che rimaneva del vecchio horreum,
la sala per cenare e alle spalle una piccola terma.
I nobili di Roma circondano la sede del palazzo imperiale.
Non conosciamo molto,
ma siamo però all'inizio della fine: queste case, questi nobili che stanno
intorno all'imperatore non salveranno Roma dalla fine, come vedremo presto.
Vi ringrazio.
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