[SUONI] [MUSICA] Buongiorno a tutti e bentornati. Nelle lezioni scorse abbiamo esaminato come gli archeologi lavorano e come cercano di ricostruire le loro storie attraverso gli oggetti. Ora cominciamo a descrivere Roma. Roma era una città enorme, la più grande città dell'Impero Romano ed è rimasta la più grande città dell'Europa prima delle grandi capitali dell'Ottocento. Il Palatino era solo una piccola parte di questo grande corpo. E' quindi bene conoscere la storia intera di Roma prima di cominciare ad esaminare un singolo luogo. Questa è Roma moderna: vedete il fiume Tevere, le piccole pianure da un lato e la grande pianura dall'altro, le colline sulla riva destra ed i sette colli sulla riva sinistra. I Romani credevano di sapere quando Roma era stata fondata e ci hanno raccontato che era stata fondata nel nulla, in pascoli abbandonati, ma non è ver.: L'archeologia ci dice oggi che la città era stata preceduta da un insediamento molto più antico, in particolare un grande abitato dell'età del ferro (vedete nella linea gialla), non particolarmente grande, ma uno dei più grandi degli abitati noti nell'Italia orientale dal IX all'VIII secolo a.C., circa duecento ettari. Era un abitato suddiviso in 27 piccoli rioni, che si chiamavano "curie", dove ogni rione aveva lo stesso peso degli altri. Alla metà dell'VIII secolo, quando l'archeologia ci dice che Roma effettivamente è stata fondata, che questo villaggio è stato trasformato in un luogo con un'autorità politica, succede un primo cambiamento: l'area dell'abitato si allarga e ai 27 rioni se ne aggiungono tre, ma soprattutto viene aggiunto un corpo, uno spazio politico nuovo, che coincide con il Foro, con la casa del Re e con i più antichi santuari pubblici sul Campidoglio e sul Palatino in quest'area. Gli antichi credevano che la fondazione consistesse in un rito: si doveva celebrare un rito che attraverso la benedizione di un dio, Giove, trasformava una parte dell'abitato in qualcosa di nuovo, una non-città in città. Questo rito sarebbe stato celebrato in quest'angolo qui al Palatino e avrebbe trasformato solo il Palatino, dei 27 vecchi rioni più i tre nuovi, in qualcosa di diverso, di benedetto da Giove. Nel VI secolo a.C. la città si estese ancora, come vedete nell'area rosa. Viene costruito un nuovo muro intorno ai canonici sette colli, viene aggiunta una nuova zona all'area racchiusa dalle mura (com'era stata aggiunta una zona nell'VIII viene aggiunta anche una zona nel VI, perché la città si allarga), e all'esterno delle mura abbiamo le zone dove venivano sepolti i defunti, le necropoli. Dalle mure uscivano le strade, attraverso le porte, e poi cominciava il territorio di Roma. La prima parte di questo territorio di Roma era circondato da una serie di luoghi sacri, di santuari, tutti posti a un miglio dalle mura di Roma, che definivano un'area che non era città, però era ancora sottoposta al potere dei magistrati urbani. All'interno delle mura, dal VI secolo a.C. fino al I secolo a.C., la città è suddivisa in quattro regioni urbane che vedete in questi colori. All'interno delle mura correva il limite sacro della zona estesa, che si credeva benedetta da Giove, e quest'area benedetta non occupava soltanto le regioni ma una parte esterna a queste regioni, e poi c'era una zona di Roma che era racchiusa dalle mura ma non benedetta da Giove, secondo gli antichi. Questa rimase la forma di Roma per tutta la storia repubblicana, dal VI secolo a.C. fino al I a.C. Alla fine del I secolo a.C. Roma si estende ancora. Roma era cresciuta di fatto, le costruzioni erano aumentate, però l'area urbana non era stata ridisegnata. Il primo imperatore, Augusto, ridisegna la città (vedete l'area rosa sulla città di oggi) e la suddivide in 14 quartieri: 13 sulla riva sinistra del fiume e uno solo, grande, sulla riva destra. Con l'età imperiale, nel III secolo d.C., l'Impero comincia a cedere, i Barbari invadono l'Impero, entrano nell'Italia, Roma ha paura, costruisce per la prima volta nuove mura, dopo quelle che erano state scavalcate dall'allargamento urbano, si restringe per la prima volta nella sua storia (vedete l'area verde: è la zona racchiusa dalle nuove mura del III secolo d.C.), lasciando fuori una serie di aree che erano state invece amministrate nella città dal I secolo a.C. Essere una città per gli antichi, l'abbiamo detto, significava essere trasformati dagli dei, e in questa pianta vediamo come la prima città, il Palatino inaugurato, fosse più piccolo della grandissima Roma che nascerà nel I secolo a.C. Ecco perché il Palatino è il colle più importante: perché non solo è stata fondata Roma lì, ma è stato il primo ad essere trasformato dagli dei come una parte più importante dell'abitato. In verde l'area inaugurata, benedetta dagli dei, del VI secolo a.C. (vedete le nuove mura, sempre in relazione alla massima estensione urbana, in rosso) e con l'estensione urbana si estende l'area che si credeva benedetta dagli dei con uno specifico rito. Questi punti scuri sono dei cippi con iscrizioni che indicano dove passava il percorso di questo limite sacro che si chiamava "pomerium", quindi siamo praticamente certi dell'estensione che abbiamo disegnato nella pianta. Oltre alle mura, oltre alla cintura sacra ad un miglio dalle porte, oltre al limite sacrale dentro le mura del "pomerium", la città era circondata da un dazio. C'era una cintura del dazio che sorvegliava tutti gli ingressi a Roma, almeno dal VI secolo a.C., perché le merci in entrata e in uscita da Roma dovevano pagare una tassa. Anche in questo caso abbiamo dei cippi che ci indicano dove fossero i limiti e le porte di questa cintura del dazio e quindi li vedete qui ricostruiti nella pianta. [VUOTO]